La tossicodipendenza e la sua riabilitazione sono delle problematiche complesse che richiedono sia un sostegno fisico che mentale per poter essere efficace.

In Medicina Cinese, questo percorso viene affrontato con un punto di vista più olistico rispetto alla moderna medicina occidentale. Per la MTC, la salute è data da l'”unità di corpo, mente e spirito” e si crede molto nel principio che il corpo nasca già con la capacità di autoguarirsi.
Infatti, il trattamento migliore per la MTC è quello che va a riequilibrare il flusso di energia che dipende dal funzionamento del “qi” nel corpo. Tra le pratiche usate ci sono la fitoterapia, l’agopuntura, il massaggio (tui na) e alcune pratiche per modificare lo stile di vita come la dietoterapia e gli esercizi di promozione della salute (TCE).
TCE è un termine generico che indica un’ampia varietà di esercizi e terapie energetiche tradizionali cinesi, sei delle quali sono diventate famose e promosse in tutto il mondo : Tai Chi, Yi Jin Jing, Ba Duan Jin, esercizio dei cinque animali, formula a sei caratteri e esercizi Mawangdui.
La peculiarità di questo tipo di esercizi è il combinare l’attività fisica con la regolazione della respirazione mettendo l‘enfasi non tanto sulla prestazione ma sulle sensazioni fisiche e respiratorie.
Un’interessante revisione sistematica valuta l’impatto di questo tipo di esercizio fisico come terapia adiuvante per i disturbi da uso di droghe e la riabilitazione dei pazienti ex tossicodipendenti.
LO STUDIO
I metodi utilizzati nella revisione sono stati la ricerca, in otto database elettronici (China National Knowledge Infrastrutture [CNKI], Wanfang, database del giornale scientifico cinese, medicina biologica cinese [CBM], PubMed, Embase, Cochrane Library e EBSCOhost) da gennaio 2000 a maggio 2021.
Sono stati valutati studi randomizzati e controllati e studi di prova non randomizzati e controllati che valutavano gli effetti dell’intervento TCE sia sul lato fisico che psicologico dei tossicodipendenti. La qualità e il rischio di bias di ciascuno studio sono stati valutati utilizzando lo strumento di valutazione rischio bias della Cochrane. E’ stato utilizzato il software statistico RevMan5.3 per valutare la metodologia e la qualità degli studi inclusi.
Sono stati quindi estratti i dati di 14 studi che soddisfacevano i criteri di inclusione (per un totale di 1094 individui con abuso di droghe). Si è notato che,rispetto al gruppo di controllo, l’intervento TCE ha indotto miglioramenti significativi sulla pressione arteriosa sistolica, la pressione arteriosa diastolica, la capacità di rimanere in piedi su una gamba con gli occhi chiusi , il controllo dei sintomi, l’autovalutazione dell’ansia e ha migliorato anche i valori della scala autovalutativa sulla depressione.
Nonostante le fonti di eterogeneità presenti (differenze di sesso dei pazienti e differenza di sostanze abusate) l’analisi ha dimostrato che, pur rimuovendo gli studi uno per uno, l’eterogeneità dei dati rimaneva elevata ma la differenza dell’effetto complessivo sintetico non cambiava, indicando che la sensibilità era bassa
e che i risultati erano solidi e affidabili.
CONCLUSIONI
Le conclusioni tratte dall’analisi sono che il TCE sia risultato molto vantaggioso per il miglioramento della salute fisica e psichica dei tossicodipendenti. Le modalità di intervento specifiche dipendono dal genere del tossicodipendente e dal tipo di droga, e si è notato che tempi di intervento più lunghi hanno prodotto un impatto maggiore sulla loro salute fisica.
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