Chi siamo

Istituto Prosa

L’Istituto Prosa – propulsione salute è un’associazione no-profit che nasce verso la metà degli anni settanta.

L’associazione nasce principalmente con l’obiettivo di promuovere la ricerca, lo studio e il dibattito intorno al concetto di salute, per permetterne un’acquisizione più ampia attraverso l’azione di recupero di esperienze provenienti da diversi ambiti culturali nazionali e internazionali.

Il nome Prosa nasce per esprimere questo tipo di azione in quanto è la contrazione di due termini propulsione e salute che rappresentano lo spirito con cui l’Istituto intende svolgere questa attività.

In questa azione di recupero con il tempo hanno acquisito via via sempre maggiore importanza le medicine tradizionali e popolari, per le loro peculiarità e per l’azione svolta in modo non invasivo, con rispetto delle caratteristiche dell’essere umano.

La raccolta di dati, informazioni e materiali ha portato nel tempo la costruzione di una vera e propria biblioteca di settore, che funge anche da centro di documentazione per tutte le attività di ricerca, che oggi può contare su alcune migliaia di volumi e l’abbonamento corrente a numerose riviste di settore provenienti da tutto il mondo.

 

L’idea di salute e le medicine tradizionali

Nel corso degli anni le attività svolte dall’Istituto si sono articolate e differenziate in diversi ambiti, tutti comunque con due valenze particolare in comune lo sviluppo del concetto di salute e l’interesse per le medicine tradizionali e popolari.

Concetto di salute

Perché parlare di promozione e ampliamento del concetto di salute? L’idea di salute di una società è il perno su cui ruota tutta la sua organizzazione sociale e l’idea stessa del ruolo che gli individui svolgono al suo interno. Una idea di salute parziale vista solo come “assenza” di sintomi che non riguardi lo stato complessivo dell’essere necessariamente svilupperà una società basata su valori commerciali nei quali la salute è solo vista attraverso il suo riferimento economico. Il concetto di salute proposto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità cerca di superare questo gap per vedere la salute nella sua completezza, inserendo aspetti quali: “.. la pace, un tetto, l’istruzione, il cibo, il reddito, un ecosistema stabile, la continuità delle risorse, la giustizia e l’equità sociale.” Noi riteniamo che questa sia la giusta direzione perché si possa acquisire un completo benessere psicofisico e sociale.

Medicine tradizionali e popolari

Le medicine tradizionali e popolari, essendo nate fuori dagli attuali schemi culturali, hanno tutte in comune una comprensione globale dell’essere umano, collocato nella sua realtà e possono ancora fornirci molti contributi alla comprensione dei suoi meccanismi più intrinseci, per questo sono diventate uno degli “strumenti” di questa battaglia culturale. In questi anni abbiamo lavorato molto al loro recupero per favorirne la valorizzazione e l’integrazione con “pari dignità” con la medicina corrente.

Quando abbiamo cominciato la nostra attività, la nostra ricerca è stata rivolta in particolare al recupero delle tradizioni popolari regionali italiane, successivamente ci siamo allargati a quelle di altri paesi, scoprendo in questo modo molte affinità e storie incredibili come quella della medicina tradizionale cinese e del suo enorme patrimonio.

In questi 25 anni la nostra attenzione è stata particolarmente focalizzata attorno a quelle medicine tradizionali con un corpo teorico più completo e con una ampia e documentata storia clinica.

Per questa ragione oggi la nostra attività ruota principalmente attorno a quattro filoni, che sono poi anche quelli maggiormente rappresentati nella nostra biblioteca:

Medicina Tradizionale Cinese (MTC): La MTC è forse la medicina che può contare su una maggiore continuità storica, essendo nata oltre 3000 anni fa ed essendo stata praticata quasi ininterrottamente per tutti questi anni in Cina e in quasi tutta l’Asia con alcune varianti. La MTC è una medicina con un suo proprio corpus medico, che comprende una propria fisiologia, patologia e clinica, vale a dire che ha un proprio sistema per valutare le malattie (diagnosi) e per trattarle (trattamento). La MTC è divisa in varie branche tra cui l’agopuntura è sicuramente la più praticata e conosciuta in tutto il mondo, seguono la fitoterapia tradizionale, il tuina-anmo ovverosia il massaggio e le manipolazioni, e l’igiene che comprende anche pratiche di movimento, alimentazione e consigli per migliorare le proprie condizioni di salute.

Agopuntura-moxibustione: L’agopuntura è una terapia medica che si avvale della stimolazione di particolari zone del corpo, gli agopunti, con aghi metallici filiformi. L’infissione in precisi punti della superficie corporea con sottili aghi filiformi è una tecnica antichissima alla quale l’essere umano fa ricorso da millenni. Gli aghi non trasmettono o inseriscono sostanze estranee nell’organismo, ma agendo su particolari reti interne di connessione, permettono di agire sulle difese proprie dell’organismo, promuovendo la cura di numerosissime patologie. L’agopuntura è parte della Medicina Tradizionale Cinese secondo la quale il qi (energia vitale) scorre nel corpo e nei meridiani (canali); il blocco di uno o più di questi può provocare la comparsa di una malattia. Per riequilibrare l’energia vitale e prevenire l’insorgenza di malattie o promuovere la guarigione, oltre all’agopuntura si possono usare altre tecniche come la moxibustione (riscaldamento dei punti con artemisia), il massaggio Tuina, la farmacopea cinese, la ginnastica energetica, la dietetica, ecc.

Medicina Omeopatica (MO): La MO o medicina dei simili può essere a tutti gli effetti considerata una medicina legata alla tradizione occidentale. I primi riferimenti all’uso dei simili in terapia si trovano con Ippocrate, successivamente sarà la medicina medioevale e rinascimentale europea a sviluppare questi concetti (immagine Paracelso) fino a giungere ad Hahneman (immagine) che verso la fine del diciottesimo secolo ne stabilirà le regole attraverso cui ancor oggi viene praticata. Si tratta di una medicina molto controversa che negli ultimi due secoli è stata al centro di ferocissime dispute ma che ha dimostrato “in campo” la propria azione reale.

L’omeopatia è una medicina basata sulla legge dei simili secondo cui è possibile curare un malato con una sostanza (infinitesimale dinamizzata) che, somministrata (in dose ponderale) in un uomo sano, produce i sintomi di quella malattia. La maggior parte dei rimedi della farmacopea omeopatica è stato sperimentato sull’uomo sano per valutare i sintomi provocati. Il farmaco, preparato attraverso un procedimento codificato descritto nella farmacopea vigente, viene somministrato in dosi più o meno attenuate e dinamizzate. L’omeopatia utilizza sostanze di varia natura provenienti principalmente dai tre regni (vegetale, animale e minerale) in dosi estremamente ridotte e dinamizzate (particolare processo di scuotimento). Le dosi sono così ridotte che i suoi detrattori ritengono che l’omeopatia non abbia alcuna azione. L’omeopatia vanta invece una vastissima casistica clinica e sperimentale con buoni risultati terapeutici in molti campi.

Medicina Erboristica (ME): La ME a cui noi facciamo riferimento non è solo quel prodotto confezionato su misura per la prescrizione dei medici di cui oggi si parla, ma è per definizione la medicina delle nostre tradizioni, della nostra storia e di cui oggi si specula spesso sull’immagine, ma di cui si vuol mascherare la sostanza. Da Ippocrate a Galeno, da Avicenna a Paracelso fino ad autori e cultori contemporanei questa è stata per secoli la medicina occidentale. Oggi la cultura ossessiva di un progresso che valuta come positive solo le scoperte più recenti, vuole gettare nel dimenticatoio migliaia di anni di esperienza, per poi recuperarla mascherata da “farmaco”. La nostra attività in questo ambito mira non solo al recupero delle piante ma anche della “cultura” che le accompagna.

Medicina Manuale (MM): Per migliaia di anni la MM è stata il primo strumento a cui ricorrere quello più immediato ed economico, si tratta perciò di una serie di tecniche che tutti i popoli hanno messo a punto in modo più o meno articolato. Andiamo dalle esperienze cinesi del tuina-anmo che nella storia della medicina cinese hanno avuto un peso enorme per passare a quelle indiane o ai vari tipi di massaggio presenti in Europa. Tutti originariamente hanno qualcosa in comune, il carattere complessivo e l’azione mirata a riequilibrare tutte le funzioni del corpo umano e non solo quelle di alcuni apparati. È stata solo una visione riduzionistica che ha portato ad una loro limitazione di impiego nel corso degli anni. La nostra azione di recupero in questo ambito mira a ritrovare lo spirito di questa terapia che come unico strumento usa soltanto le mani, oltre che l’intelligenza.

Taijiquan & Qigong: Si tratta di “ginnastiche energetiche” molto popolari in Cina, e che nell’ultimo decennio stanno conoscendo una discreta popolarità anche in occidente.

Questi appena elencati solo gli ambiti principali di cui ci occupiamo, ovviamente anche altri ambiti legati alle medicine tradizionali come l’alimentazione, la medicina ayurvedica, l’antroposofia e altri sono stati oggetto di studio, all’interno dell’Istituto anche se in misura minore e trovano spazio tra i materiali della biblioteca.