Quanto può aiutare la responsabilizzazione e la consapevolezza nel proprio processo di cura? Tanto.
E’ quello che hanno provato a dimostrare gli autori di questo studio taiwanese sulla promozione della salute e la spinta alla consapevolezza del paziente da parte del medico curante.
I pazienti presi in considerazione erano giovani adulti taiwanesi con stato mentale a rischio. Sono stati creati un gruppo sperimentale e uno di controllo. Il primo è stato sottoposto al programma HASL (Health-Awareness-Strengthening Lifestyle Program) mentre al secondo gruppo questo programma è stato fornito solo su richiesta, finito il test, per motivi etici. Il programma è stato condotto una volta ogni sei settimane, 60–90 min per sessione, per un totale di tre volte.
Il programma HASL comprende tre elementi principali: esercizio fisico, nutrizione e responsabilità sanitaria. Delle tre sessioni totali, la prima sessione si è concentrata sull’aumento dell’attività fisica come meccanismo principale per la regolazione dello stress. Il ricercatore doveva stabilire prima una relazione di fiducia con i partecipanti e successivamente, discutendo i loro fattori stressori, progettava un piano di esercizi da introdurre regolarmente nella routine quotidiana (esercizio aerobico) al fine di aumentare la resistenza allo stress.
La seconda sessione includeva la discussione delle difficoltà dei partecipanti nel mantenimento del piano di esercizi, e si introduceva loro il concetto di nutrizione equilibrata per promuovere ulteriormente lo stile di vita sano.
L’ultima sessione era centrata sul rafforzare la comprensione dei partecipanti della responsabilità per la propria salute, introducendo i concetti relativi al rischio per la salute mentale, e incoraggiando l’ autocontrollo. Durante le sessioni sono stati utilizzati opuscoli , manuali di educazione sanitaria e un diario per le riflessioni personali.
I risultati sono stati molto incoraggianti, infatti, rispetto al gruppo di controllo, il gruppo sperimentale ha mostrato miglioramenti significativi per quanto riguarda il livello di ansia, lo stile di vita e la qualità della vita una settimana dopo aver partecipato al programma. Inoltre, anche il gruppo sperimentale ha mostrato un ulteriore effetto positivo a lungo termine sul rischio mentale, esercizi fisici e salute dopo i follow-up.
In conclusione risulta chiaro che un programma di responsabilizzazione personale come l’HASL ha portato miglioramenti effettivi sulla salute di giovani adulti con stato mentale a rischio. E’ caldamente consigliato quindi l’implemento di tale servizio nella pratica clinica.
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