La gratitudine come metodo per migliorare la nostra salute mentale? Sono sempre di più le ricerche in questo campo. Riportiamo qui una ricerca del 2017 del Greater Good Science Center della Berkeley UC sull’argomento.
Con l’aumento dell’assistenza sanitaria gestita, che pone l’accento sull’efficienza e la brevità dei costi, i professionisti della salute mentale hanno dovuto affrontare questa scottante domanda: come aiutare i clienti a trarre il massimo beneficio dal trattamento nel più breve lasso di tempo possibile?
Prove recenti suggeriscono che un approccio promettente sia quello di integrare la consulenza psicologica con attività aggiuntive che non siano troppo onerose per i clienti, ma che allo stesso tempo producano risultati elevati. Nella nostra ricerca, ci siamo concentrati su una di queste attività: la pratica della gratitudine. Infatti, molti studi negli ultimi dieci anni hanno dimostrato che le persone che sono consapevoli delle cose positive che accadono loro tendono ad essere più felici e meno depresse.
Il problema è che la maggior parte degli studi di ricerca sulla gratitudine sono stati condotti con persone senza particolari problemi. La domanda ora è: la gratitudine è benefica per le persone che hanno problemi di salute mentale? E se sì, come?
Abbiamo deciso di rispondere a queste domande in un recente studio di ricerca che ha coinvolto circa 300 adulti, per lo più studenti universitari che cercavano consulenza psicologica presso un’università. Abbiamo reclutato questi partecipanti poco prima che iniziassero la loro prima sessione di consulenza e, in media, hanno riferito di livelli clinicamente bassi di salute mentale al momento. La maggior parte delle persone in cerca di servizi di consulenza in questa università presentava problemi legati alla depressione e all’ansia.
Abbiamo assegnato a caso i nostri partecipanti allo studio in tre gruppi. Sebbene tutti e tre i gruppi ricevessero servizi di consulenza, il primo gruppo è stato anche incaricato di scrivere una lettera di ringraziamento ad un’altra persona ogni settimana per tre settimane, mentre al secondo gruppo è stato chiesto di scrivere dei loro pensieri e sentimenti profondi riguardo alle esperienze negative. Il terzo gruppo non ha fatto alcuna attività di scrittura.
Cosa abbiamo scoperto? Rispetto ai partecipanti che hanno scritto esperienze negative o ricevuto solo consulenza, coloro che hanno scritto lettere di ringraziamento hanno riportato una salute mentale significativamente migliore quattro settimane e 12 settimane dopo il termine dell’esercizio di scrittura. Ciò suggerisce che la gratitudine può essere utile non solo per individui sani e ben adattati, ma anche per coloro che lottano con problemi di salute mentale.
E non è tutto. Quando abbiamo approfondito i nostri risultati, abbiamo trovato indicazioni su come la gratitudine possa effettivamente funzionare sulla nostra mente e sui nostri corpi.
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