Con il miglioramento delle tecniche nella diagnosi e nel trattamento dei pazienti con malattie cerebrovascolari, negli utlimi decenni i tassi di mortalità e morbilità per ictus sono diminuiti significativamente. Tuttavia, il 75% dei sopravvissuti ad un ictus soffre di un certo grado di disturbi fisici e mentali. Uno dei disturbi più diffusi è la depressione post-ictus (PSD) con tassi di prevalenza che variano dal 20% al 60%.
La depressione post ictus causa vari effetti negativi per i pazienti tra cui scarsi risultati funzionali, aumento dei tassi di mortalità, minore efficienza nell’uso delle risorse riabilitative e una maggiore domanda di servizi infermieristici.
Dal punto di vista farmacologico, vengono utilizzati antidepressivi che sono inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina tra cui fluoxetina, paroxetina, sertralina e citalopram. Sebbene questi farmaci mostrino benefici nel trattamento della PSD, hanno evidenti reazioni avverse, come insonnia, allergie e reazioni gastrointestinali (secchezza delle fauci, costipazione, diarrea), che possono esacerbare i sintomi depressivi.
Per questo motivo molti studi recenti stanno approfondendo l’utilizzo di interventi non farmacologici come agopuntura, il massaggio, l’aromaterapia, l’esercizio fisico e il supporto psicologico. Pochi però sono ancora gli approfondimenti sull’efficacia dell’auricoloterapia, motivo per il quale questo studio ha deciso di valutare gli effetti del trattamento di auricolo come opzione terapeutica post-ictus sulla depressione.
L‘auricoloterapia è infatti un intervento semplice, non invasivo e autogestito dal paziente che deve stimolare i punti auricolari con la mano e la pressione delle dita, e può trattare o alleviare una vasta gamma di problemi di salute stimolando punti auricolari sensibili corrispondenti a organi specifici o parti particolari del corpo.
Nello studio quindi sono stati inclusi 56 pazienti con PSD e assegnati in modo casuale al gruppo AurPrs (che ha ricevuto un trattamento di auricolo) o al gruppo sham (che ha ricevuto un trattamento di auricolo fittizio).
Il risultato è stato misurato dalla scala Hamilton Rating Scale for Depression (HAMD-17) a 17 voci, dalla Zung Self-Rating Depression Scale (SDS) e dalla Quality of Life Brief Version dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHOQOL-BREF).
I risultati hanno mostrato una differenza statisticamente significativa nel punteggio HAMD-17, punteggio SDS e punteggio WHOQOL-BREF tra entrambi i gruppi prima e dopo il trattamento e il miglioramento nel gruppo trattato con l’auricoloterapia è stato più evidente di quello del gruppo di auricolo fittizio, avvalorando l’ipotesi che questa tecnica sia in grado di ridurre i livelli di depressione, migliorando la qualità della vita dei pazienti con PSD.
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