L’omeopatia nella pratica quotidiana in patologie acute e croniche

L’8 e il 9 ottobre a Roma si è tenuto il XVIII Congresso FIAMO (Federazione Italiana Associazioni e Medici Omeopati).

In questa sede sono stati trattati vari argomenti inerenti sia alla storia dell’omeopatia che ai moderni campi di applicazione.

L’omeopatia, a differenza della medicina ufficiale che punta ad eliminare la causa del problema, preferisce un approccio olistico, dove il paziente è centrale e unico e diventa parte attiva nel processo di cura. Di recente si è visto come questi due approcci non siano per forza inconciliabili, ma anzi si stiano integrando tra loro.

Durante il congresso infatti, dopo un breve excursus sulla storia dell’omepatia, si è parlato molto di cosa fa l’omeopatia oggi nell’ambito della medicina integrata.

Quindi, si è partiti dalla storia di Hahnemann, che elaborò il principio di Similitudine secondo il quale “il simile cura il simile” e che sosteneva che non esistessero malattie ma

pazienti programmati in base alla storia familiare. In altri termini, vi sono persone ricettive o resistenti a determinate morbilità, ma questa morbilità si svilupperà in grado più o meno forte e rapido secondo lo stile di vita, le abitudini e l’igiene del paziente.

Poi è stata sottolineata l’importanza dell’ascolto e dell’osservazione in ambito omeopatico, dove l'”interrogatorio” fatto al paziente dal medico è di cruciale importanza per indagare la storia familiare, clinica e personale del soggetto. In questo frangente, l’omeopata deve dare peso anche ad indizi che potrebbero sembrare irrilevanti (modo di parlare, postura) per fare connessioni che gli permettano di scegliere il rimedio più adatto.

Una parte del convegno è stata poi dedicata all‘analisi dei casi Covid, dove sono stati presentati vari casi clinici nei quali l’omeopatia era stata applicata con successo come medicina integrata senza reazioni avverse. Si è parlato anche dei rimedi post-vaccino e di profilassi vaccinale.

I lavori si sono conclusi con un altro argomento molto importante: l’oncologia integrata.

Il supporto omeopatico in oncologia infatti, sta prendendo piede solamente adesso, anche grazie alla grande quantità di studi scientifici in merito. L’oncologia integrata rappresenta infatti un supporto in più da offrire al paziente al fine di ridurre sia i sintomi della neoplasia che gli effetti collaterali dei trattamenti convenzionali, migliorando la reattività del corpo e la sofferenza psicologica.

Tratto da “Medicina Integrata” 11 ottobre 2022

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...