Le tecniche per migliorare la comunicazione sociale in bambini con disturbi dello spettro autistico, possono trarre beneficio dall’uso dell’agopuntura?

Questo studio, molto interessante, confronta le differenze tra: trattamento di riabilitazione combinato con la terapia di agopuntura con inclusione di filo chirurgico e il trattamento di riabilitazione da solo sul livello di attenzione congiunta e sulla comunicazione sociale nei bambini con disturbo dello spettro autistico (ASD).

METODI:

60 bambini con disturbo dello spettro autistico sono stati divisi in due gruppi (osservazione e controllo) 30 casi in ciascuno.

Nel gruppo di controllo è stata adottata la normale formazione riabilitativa ASD: includendo l’educazione conduttiva, la formazione linguistica e la musicoterapia, una volta al giorno.

Nel gruppo di osservazione, si è applicata la terapia di agopuntura con filo chirurgico sui punti Shenting (GV 24), Baihui (GV 20), Shenmen (HT 7) e nell’area ottica (il punto di agopuntura del cuoio capelluto), una volta a settimana.

In entrambi i gruppi, sono stati fatti 3 cicli di trattamento, ogni trattamento durato 4 settimane, con un intervallo di una settimana un ciclo e l’altro.

Per valutare gli effetti terapeutici sono stati utilizzati “the autism treatment evaluation checklist” (ATEC) e “autism behavior checklist” (ABC).

RISULTATI

Dopo il trattamento, i punteggi di ciascun elemento nell’ATEC e i punteggi dell’ABC (sensazione, comunicazione, movimento fisico, linguaggio e comportamento sano) erano tutti inferiori a quelli precedenti al trattamento in entrambi i gruppi. I punteggi di ciascun elemento nel gruppo di osservazione erano inferiori a quelli nel gruppo di controllo dopo il trattamento.

CONCLUSIONI

Il trattamento combinato della terapia con inclusione di filo chirurgico e formazione riabilitativa migliora efficacemente l’attenzione congiunta e la comunicazione sociale.

L’effetto terapeutico di questo trattamento combinato è migliore della semplice applicazione del trattamento riabilitativo tradizionale.

Per l’articolo originale clicca qui