Oltre al dolore post-operatorio, molto spesso chi viene sottoposto ad un’operazione, soffre di dolore cicatriziale anche dopo molto tempo dall’intervento.
Il dolore cicatriziale è un sintomo residuo di una ferita e può causare disfunzioni fisiologiche e psicologiche in un paziente. La sua percentuale di incidenza, con danno nervoso minimo è del 10%, mentre negli interventi chirurgici più invasivi, come l’amputazione e la toracotomia, la prevalenza del dolore cicatriziale è del 30%-50% e il 6,6% dei pazienti affetti ha riportato disturbi nelle loro attività quotidiane .
Questo tipo di dolore, oltre alla stimolazione meccanica nelle fibre nocicettive, può essere causato da un neuroma (un’adesione tra gli strati di pelle e fascia che interrompe il flusso sanguigno attorno alla cicatrice), nonché da un aumento della densità delle fibre nervose peptidiche a causa della disregolazione tra le sintesi e la degradazione del tessuto di collagene che causa la formazione di cicatrici anormali.
La ricerca ha dimostrato che l’auricoloterapia è efficace per la gestione del dolore acuto, compreso il dolore cicatriziale e anche l’agopuntura , effettuata nell’area locale della cicatrice, può risultare efficace per ridurre significativamente il dolore. La combinazione di queste due terapie quindi ha buone probabilità di funzionare nella gestione del dolore cicatriziale anche in casi che non migliorano da 4 anni.
Riportiamo qui un caso studio molto interessante:
Una donna di 69 anni, con una storia di laparotomia fatta 4 anni fa, si è presentata all’ambulatorio di agopuntura RSCM con un forte dolore allo stomaco. Il dolore era localizzato in una ferita laparotomica lunga 30 cm che correva tra il processo xifoideo e l’ombelico, e sembrava una corda che si legava e premeva verso l’alto nell’area.
Dopo averla esaminata, è stato diagnosticato un caso di dolore cicatriziale.
La guarigione delle ferite, compresa quella delle cicatrici chirurgiche, è un problema complesso che coinvolge vari aspetti, vale a dire istochimica, immunologia e biologia molecolare, che svolgono tutti un ruolo nella riparazione cellulare e nei fattori cellulari.
In circostanze normali, la densità delle fibre nervose aumenta durante la prima settimana di guarigione della ferita e diminuisce lentamente con il tempo.
Tuttavia, in alcuni casi, la risposta di guarigione può avvenire più lentamente e causare la formazione di cicatrici anormali, come cheloidi e cicatrici ipertrofiche. Ciò si verifica a causa della disregolazione tra la sintesi e la degradazione del collagene e provoca un’eccessiva proliferazione delle cellule delle fibre muscolari causando una violenta eruzione locale, dolore, prurito e limitazioni funzionali.
In questo caso, la cicatrice ha avuto un processo di guarigione della ferita anormale, in cui si è verificata un’eccessiva deposizione di collagene. Quando ciò si verifica, la cicatrice forma aderenze tra lo strato cutaneo e la fascia interrompendo così il flusso sanguigno attorno alla cicatrice, che si associa quindi a dolore, prurito e iperestesia.
Si è quindi iniziato il trattamento di agopuntura che ha unito l’agopuntura su 5 punti Battlefield e su alcuni punti in aree locali lungo la cicatrice.
L’auricoloterapia BFA (Battlefield Acupuncture) è una tecnica di agopuntura dell’orecchio ampiamente utilizzata per trattare il dolore rapidamente. Gli aghi vengono applicati in sequenza su: (1) giro cingolato, (2) talamo, (3) Omega 2, (4) Punto Zero e (5) Shen Men.
La riduzione del dolore su questi punti può verificarsi in modo significativo in pochi minuti e può durare da diverse ore a mesi. Nel caso in esame la risposta al trattamento è stata sempre un po’ più positiva ad ogni seduta (30 minuti a sessione) e alla fine del ciclo (12 sedute) la paziente ha riferito di non sentire più dolore nè ha riportato effetti collaterali.

In conclusione, si è visto come la combinazione di auricoloterapia Battlefield e agopuntura locale sia risultato efficace nel trattamento del dolore cicatriziale post-laparotomia.
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