L’emicrania è una malattia neurologica comune con moltissime metodologie di trattamento insoddisfacenti. Questo soprattutto perchè i meccanismi patofisiologici specifici rimangono poco chiari, il che limita lo sviluppo di trattamenti efficaci per questo disturbo.
Può l’agopuntura essere d’aiuto in questi casi?
LO STUDIO
Nasce quindi questo studio, con due principali obiettivi:
1) confrontare le differenze di attività cerebrale spontanea tra pazienti con emicrania senza Aura (MwoA) e pazienti sani (HCs), usando l’ampiezza del metodo di calcolo delle fluttuazioni a bassa frequenza (ALFF)
2) esplorare come un trattamento di agopuntura possa modulare l’ALFF dei pazienti con emicrania.
Metodo
Sono stati reclutati cento pazienti con emicrania senza Aura e quarantasei pazienti sani. I pazienti sono stati raggruppati in trattamenti di quattro settimane di agopuntura verum, agopuntura fittizia e gruppi in lista d’attesa.
I pazienti sono stati sottoposti a scansione BOLD-fMRI allo stato di riposo prima e dopo il trattamento, mentre ai pazienti sani veniva fatta una scansione BOLD-fMRI allo stato di riposo basale.
I riferimenti utilizzati per la valutazione dell’efficacia clinica erano: l’intensità del mal di testa, la frequenza del mal di testa, l’ansia di auto-valutazione e la depressione di auto-valutazione.
Risultati
Rispetto ai pazienti sani, i pazienti con emicrania hanno mostrato un aumento dell’ALFF nell’insula posteriore e nel putamen / caudato e una riduzione dell’ALFF nel midollo ventromediale rostrale (RVM) / complesso trigeminocervicale (TCC).
Dopo il trattamento di agopuntura, nei pazienti con emicrania si è normalizzata la ridotta ALFF del RVM / TCC .
Conclusioni
I nostri risultati suggeriscono che la compromissione dell’omeostasi della via nocicettiva trigeminovascolare sia coinvolta nella fisiopatologia neuronale delle emicranie.
Trattamenti efficaci, come l’agopuntura, potrebbero aiutare a ripristinare questo squilibrio.
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