La potenza della paura ai tempi del Covid-19

In casi di emergenza di salute pubblica, la paura è un sentimento comune e una normale risposta ad uno stress psicologico.

Ma cosa può succedere se si trasforma in qualcosa di più duraturo che sembra non avere mai fine in quanto si sente “la minaccia” sempre presente vicino a noi?

Per la Medicina Cinese l’organo legato a doppio filo con l’emozione della paura è il Rene, quindi un’eccessiva e prolungata paura può creare forti scompensi al Qi ed all’essenza renale. L’esperienza emotiva della paura può portare ad ansia, ipocondria, depressione e ad altre emozioni che vanno ad influenzare il sistema immunitario neuro- endocrino con conseguente impatto sulla crescita, sviluppo, funzioni riproduttive, urinarie, respiratorie, sul sistema digerente, sulle attività mentali ed emotive e altri aspetti.

Da queste basi parte lo studio condotto in Cina su vari gruppi di persone che hanno vissuto la pandemia sia in prima linea (pazienti, medici e infermiere) sia nella realtà di tutti i giorni.

Nei pazienti trattati si è visto che le emozioni prevalenti erano ansia, depressione, paura eccessiva, tristezza, impotenza e sbalzi d’umore. Per il personale medico invece, impegnato in lavoro ad alta intensità, con compiti pesanti e mancanza di ‘scarico’ dello stress vi era una situazione costante di stress psicologico con conseguente ansia, depressione, panico, disturbi del sonno etc. Per quanto riguarda il pubblico non direttamente coinvolto nelle situazioni d’ospedale, ma che viveva comunque la pandemia, le emozioni più comuni sono state panico, delusione, paura, irritabilità.

Lo studio segnala tra le categorie più colpite gli operatori sanitari in prima linea, il personale sanitario, i pazienti, le persone di mezza età, gli anziani e le donne in gravidanza.

Data la grande influenza che ha la paura sulla salute, i ricercatori sottolineano quanto sia importante tenere conto delle conseguenze emotive di alcune situazioni, che se non seguite, potrebbero portare problematiche fisiche a lungo termine e comunque creare soggetti maggiormente suscettibili alle malattie.

Metodi di ‘scarico’ della paura

La medicina moderna utilizza, oltre ai farmaci, vari metodi per il controllo di ansia e paura, tra cui l’allenamento al rilassamento, l’auto-suggestione, il comportamento cognitivo e la terapia cognitivo-comportamentale dialettica. Nella medicina cinese si suggeriscono comportamenti che ricalchino la visione antica dell’ “unità di uomo e natura” e “integrazione di corpo e spirito“, utilizzanto metodiche come agopuntura e tuina, la terapia comportamentale MTC, la terapia emotiva MTC.

Lo studio suggerisce quindi una corretta comprensione della problematica e delle relative misure di prevenzione e trattamento, rafforzando l’attenzione alla salute mentale e ai problemi psicologici delle persone (in particolare i pazienti gravi e il personale medico).

Inoltre è necessario prevedere un ragionevole programma di screening dove, oltre alla valutazione psicologica ed emotiva dell’ansia e della depressione, si presti attenzione alla valutazione della paura, in modo che si possa fare una diagnosi precoce e un intervento tempestivo per ridurre il danno psicologico e i problemi psicosociali che possono aversi durante il post-emergenza sanitaria.

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