Come abbiamo visto nell’articolo Il Cuore come sede dello Shen, il cardine della nostra interiorità., per la Medicina Tradizionale Cinese il “Cuore è la radice della vita” e riveste il ruolo di signore principale o monarca nella relazione con gli altri organi Zang.
Le funzioni fisiologiche principali del Cuore sono quelle di governare lo scorrere del sangue e dei vasi che lo contengono e di essere la dimora dello Shen.
Il Qi del Cuore è infatti la forza propulsiva della circolazione, che garantisce l’apporto di sangue ai tessuti e con la sua spinta giunge fino alle estremità irrorandole e riscaldandole.
Esso è considerato l’organo principale che controlla tutte le più importanti attività della mente come il pensiero cosciente, lo spirito, la memoria, il sonno.
L’insonnia in Medicina Cinese
Come già accennato da Anna Bisello nel suo articolo, il sonno ha una stretta relazione con lo Shen e l’alterazione della qualità e quantità del sonno è uno dei sintomi più frequenti e significativi delle malattie delle emozioni.
L’insonnia è una patologia di sempre più comune riscontro. Il 9-19% della popolazione riferisce di soffrirne ed è sempre più in aumento l’assunzione cronica di farmaci ipnotici, in particolare l’ elevato consumo di benzodiazepine, non sempre sotto controllo medico, ha messo in evidenza la necessità di terapie non solo farmacologiche per l’insonnia .
Nei testi cinesi odierni l’insufficienza del sonno viene definita come Shimian (lett. perdita del sonno) oppure Bumian ( lett. non dormire), mentre in quelli classici Bumei.
La fisiopatologia del sonno in Medicina tradizionale cinese è molto interessante ed affascinante.
Il tempo della notte, del buio, del riposo è il momento in cui lo Yin abbraccia e nutre lo Yang che entra all’interno e si quieta. Il sonno lungo e ristoratore ci può essere solo se lo Yin e lo Yang sono in armonia ed il loro equilibrio dinamico non viene disturbato e alterato.
La medicina tradizionale cinese inquadra l’insonnia come una patologia in cui vi è disarmonia fra vari organi (Cuore, Rene, Milza, Fegato, Stomaco) per cui è necessario porre una diagnosi differenziale fra i vari squilibri che stanno alla base del disturbo prima di effettuare trattare il paziente con l’agopuntura.
Tra le varie forme di insonnia infatti, possiamo trovare quella da disarmonia fra Cuore e Rene in cui ci sono frequenti risvegli notturni, accompagnati da capogiri, palpitazioni, lombalgia.
Oppure forme da deficit di Cuore-Milza caratterizzati dalla difficoltà di addormentarsi, astenia, scarsa memoria, quadro spesso frequente in soggetti ansiosi, indeboliti da situazioni emotive troppo faticose o che si sottopongono ad eccessivo lavoro con affaticamento protratto nel tempo che porta ad un deficit di qi e sangue danneggiando Cuore e Milza.
Il disequilibrio che si manifesta nell’alterazione del sonno può anche essere causato da un eccesso, da una stagnazione del qi del Fegato che può poi col tempo trasformarsi in Calore-Fuoco manifestandosi con irritabilità, difficoltà ad addormentarsi, cefalea, sogni con incubi, spesso conseguenza di una condizione di depressione emotiva.
Effetto dell’agopuntura
Oltre alle tecniche di automassaggio, citate dalla fisioterapista Anna Bisello nel precedente articolo, un forte aiuto contro l’insonnia arriva dall’agopuntura.
Infatti il trattamento di agopuntura viene utilizzato comunemente per trattare l’insonnia e vi sono numerosi studi clinici che dimostrano come porti effetti benefici regolando i livelli dei vari neurotrasmettitori inducendo uno stato di profondo rilassamento e riducendo gli stati di tensione. Nei casi più persistenti può essere associata alla terapia farmacologica potenziandone gli effetti.
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