Patologie cardiache: nuove frontiere dell’agopuntura

L’ agopuntura nel trattamento delle malattie cardiache

Nella letteratura scientifica moderna troviamo numerosi lavori di ricerca relativi alle azioni dell’agopuntura sull’attività cardiaca. L’agopuntura ha mostrato un effetto apprezzabile sia sulle aritmie semplici (ad esempio le extrasistoli e la tachicardia parossistica) sia su quelle considerate complesse come quelle collegate a disordini di cuore e/o polmone, come ad esempio l’infarto del miocardio, le malattie cardio-reumatiche e le miocarditi virali. Altri dati clinici mostrano un effetto dell’agopuntura su cardiopatie coronariche, su l’insufficienza cardiaca, ecc. con un’azione che porta ad un effettivo miglioramento della qualità della vita dei pazienti.

Ma in occidente, l’agopuntura risulta ancora pochissimo utilizzata nella patologie cardiovascolari. Perché?

Questa recente rassegna presenta come, per i paesi occidentali, l’agopuntura costituisca una terapia innovativa a basso costo utile sia nella prevenzione che nel trattamento delle malattie cardiovascolari. Anche se ancor oggi la maggior parte dei suoi effetti e dei meccanismi non siano stati ancora del tutto compresi. L’obiettivo della rassegna comunque è quello di fare un revisione sistematica della letteratura relativa agli effetti clinici dell’agopuntura per il trattamento e la prevenzione delle malattie cardiovascolari

La ricerca

La ricerca per lavori pubblicati in inglese o portoghese negli ultimi 20 anni è stata condotta su alcuni database (PubMed, SciELO, e PEDro), includendo anche i trial clinici condotti sugli effetti dell’agopuntura. Due revisori hanno estrapolato i dati in modo indipendente dai 17 articoli rimasti dopo lo screening.

I risultati hanno evidenziato che gli agopunti maggiormente utilizzati sono stati: Neiguan-PC6 (10 studi, 64.7%), seguito da Zusanli-ST36 (6 studi, 35.3%) e agopunti auricolari (4 studi, 23.5%). Tra le applicazioni cliniche, l’ipertensione è risultata la malattia cardiovascolare più studiata, per la quale l’agopuntura è risultato il metodo più impiegato (70.6% di studi). Tra i 17 articoli esaminati solo 3 non hanno riportato benefici nel trattamento delle malattie cardiovascolari con le metodologie utilizzare.

Gli autori concludono che sebbene molti studi indichino un miglioramento nella risposta del Sistema cardiovascolare nelle malattie cardiovascolari attraverso agopuntura, elettroagopuntura, o trattamento di elettrostimolazione, la eterogenicità degli studi non permette una standardizzazione delle sue applicazioni per ogni specifica malattia, rendendo necessari ulteriori studi affinchè l’uso dell’agopuntura possa diventare una realtà comune.

Non dimentichiamo comunque che i due paradigmi (medicina moderna e tradizionale) valutano spesso questioni diverse e che questo può risultare un limite quanto si valutano i risultati di un metodo, come in questo caso, solo con i parametri dell’altro.

Per lo studio completo clicca qui

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